Una musica che cattura il fluire della lancetta dei secondi e la superficie dell’acqua su cui si libera
Shun ha composto questo brano per il progetto “Grand Seiko TOKYO TIME”, immaginando uno spazio sonoro libero e dinamico, privo di ogni vincolo temporale. L’SLGA021, il modello che indossa, è ispirato alla superficie sfavillante del lago di Suwa, increspato dal vento prima dell’alba. Anche durante le pause tra le riprese il tempo scorreva inesorabile, scandito dal movimento continuo della lancetta dei secondi, conferendo a questo pezzo un'aura di serena gravità.
«A ispirarmi è stata l’immagine della superficie dell’acqua riflessa sul quadrante dell’orologio da polso che indosso oggi. Ho immaginato di perdermi in quell’acqua, abbandonandomi al suo movimento e lasciando che il tempo scorresse senza vincoli. È proprio questa sensazione di libertà che ho cercato di catturare attraverso la musica. Solo la musica, infatti, ha il potere di esprimere concetti così astratti. Ascoltando il ticchettio* del metronomo puoi suonare al suo ritmo, oppure allungare o ridurre il tempo a piacimento. Ecco, ho realizzato questa musica proprio pensando a questo.»
*Riferendosi al ritmo prodotto dal metronomo o da un altro ausilio che batte il tempo.
- «Quando pensano al tempo di una composizione, molti musicisti in realtà immaginano la lancetta dei secondi. Un paragone più intuitivo potrebbe essere quello con il segnale orario radio, che è scandito a sessanta battute al minuto; se queste salissero a centoventi, rappresenterebbero la metà di quel tempo. Durante le esibizioni il mio battito cardiaco aumenta a causa della tensione e dell’eccitazione del momento, e il tempo che percepisco diventa così più veloce rispetto a quello reale. Non è forse affascinante questa connessione tra stato d’animo e percezione del tempo?»
Portare sulla scena globale il jazz giapponese, soprattutto quello che nasce a Tokyo
«Anche in Giappone c’è creatività jazzistica, della musica importante insomma, ma come farla conoscere nel mondo? Questa è l’altra mia missione: creare una musica mai ascoltata prima, viaggiando e interagendo con persone di ogni angolo della terra e approfittando di queste occasioni per espandere i miei orizzonti. Cioè, dar vita a qualcosa di veramente speciale, capace di catturare l’attenzione e l’immaginazione, muovere le corde emotive e suscitare curiosità sulla sua origine.»
Shun, nelle cui vene da sempre scorre musica, anche di generazioni meno recenti, non può distogliere lo sguardo dall’orologio che ha al polso, e che attraverso la musica lo accompagna nei “ritmi di Tokyo”.
▼Profilo: Shun Ishiwaka
Nato nel 1992 in Hokkaido, la grande isola settentrionale del Giappone, Shun ha studiato percussionismo presso la Scuola Superiore di Musica annessa alla facoltà di musica dell’Università delle Arti di Tokyo, laureandosi poi in strumenti a percussione. In concomitanza con la laurea, ha ricevuto il Premio Acanthus per la musica e il Premio Doseikai. In seguito, ha guidato “Answer to Remember”, “CLNUP4”, “SMTK” e “Songbook Trio”, e ha partecipato a numerosi eventi e produzioni dal vivo, tra cui “Quruli”, “CRCK/LCKS”, “Kid Fresino”, “Ohzora Kimishima”, “Millennium Parade” e “Ringo Shiina”. Nel 2023, all’HTB Silvester Concert, ha eseguito in prima assoluta la sua composizione “playgroundz (for percussion)” con l'Orchestra Sinfonica di Sapporo e, nello stesso anno, notevole è stata la sua interpretazione della parte della batteria di “Shunji Tamada”, personaggio nel film d’animazione BLUE GIANT.